NUOVA ORFEO PRESENTS: NEW ARAB CINEMA
Nuova Orfeo presents: New Arab Cinema, an experimental film and artist moving image programme that explores and expands on Palermo’s connection to the Arab world by centring Middle Eastern and North African artists and/or subject matter. Vol. I focuses on the work of Basma Alsharif and Jumana Manna, who are joined in conversation by Barbara Casavecchia at the end of the screening.
Basma Alsharif (1983). Working nomadically between the Middle East, Europe, and North America, and currently based in Berlin, Basma Alsharif—an artist and filmmaker of Palestinian heritage—explores cyclical political histories and conflicts. In films and installations that move backward and forward in history, between place and nonplace, she confronts the legacy of colonialism and the experience of displacement with satire, doubt, and hope.
Jumana Manna (1987) is a visual artist and filmmaker raised in Jerusalem and based in Berlin. Her work explores how power is articulated, focusing on the body, land and materiality in relation to colonial inheritances and histories of place. Through sculpture, filmmaking, and occasional writing, Manna deals with the paradoxes of preservation practices, particularly within the fields of archaeology, agriculture and law.
Programme
Basma Alsharif, We Began By Measuring Distance, 19', 2009
Long still frames, text, language, and sound are weaved together to unfold the narrative of an anonymous group who fill their time by measuring distance. Innocent measurements transition into political ones, examining how image and sound communicate history. We Began by Measuring Distance explores an ultimate disenchantment with facts when the visual fails to communicate the tragic.
Jumana Manna and Sille Storihle, The Goodness Regime, 21 min HD video, 2013
An experimental documentary exploring the myths and images that have enabled an understanding of Norway as a nation of peace and benevolence. The binding element is a series of enactments by children that recount the myths, historical events and cultural personas that have propelled the image of Norway as a peace nation. These are weaved together with archival footage, political speeches and voiceovers from Hollywood films. In a satirical deconstruction of the Goodness Regime that permeates Norwegian society, Manna and Storihle explore the moral dilemmas embedded within the history of one of the wealthiest nations on earth.
Basma Alsharif, The Story of Milk and Honey, 10 min, 2011
Narrated by an anonymous voice, the details of attempting to write a love story in Beirut, Lebanon are told through a delicate weaving of fact and fiction. A tale of defeat transforms into a multi-layered journey exploring how we collect information, perceive facts and recreate history to serve our own desires.
Jumana Manna, Blessed Blessed Oblivion, 21 min HD Video, 2010
A portrait of masculine performativity in East Jerusalem, as manifested in gyms, body shops and hair dressing parlors. Inspired by Kenneth Anger’s Scorpio Rising (1963), the video uses visual collage and the musical soundtrack as ironic commentary. Simultaneously psychologizing the characters and seduced by them, Manna finds herself in a double bind similar to the conflicted desire that animates her protagonist as he drifts from abject rants to declamations of heroic poetry or unashamed self-praise.
Supported by Istituto Svizzero and TBA21-Academy
Nuova Orfeo presenta Nuovo Cinema Arabo, un programma di cinema sperimentale e film d'artista incentrato su lavori provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa per riflettere ed esplorare le connessioni tra Palermo e il mondo arabo. Il primo volume si focalizza sul lavoro di Basma Alsharif e Jumana Manna, entrambe presenti in sala, che dopo la proiezione saranno in conversazione con Barbara Casavecchia.
Basma Alsharif (1983) è un'artista e regista di origini palestinesi di base a Berlino. Lavora tra il Medio Oriente, l'Europa e il Nord America, e il suo lavoro esplora la natura ciclica dei conflitti e della storia politica. Produce film e installazioni che si muovono tra il presente e il passato, tra i luoghi e i non-luoghi, studiando l'eredità del colonialismo e l'esperienza della migrazione con satira, dubbi, e speranza.
Jumana Manna (1987) è un'artista visiva e regista nata a Gerusalemme e con base a Berlino. Il suo lavoro esplora l'articolazione del potere, l'eredità coloniale e la storia dei luoghi in relazione al corpo, alla terra e alla materialità. Attraverso la scultura, il film, e la scrittura, Manna affronta i paradossi della preservazione e delle sue pratiche, soprattutto nei campi dell'archeologia, dell'agricoltura e della giurisprudenza.
Programma
Basma Alsharif, We Began By Measuring Distance, 19', 2009
Intessendo lunghi fermo immagine, testo, lingua, e suono, il film segue un gruppo anonimo di persone che passano il loro tempo a misurare le distanze. Queste misurazioni innocenti diventano via via un discorso politico che esamina come i suoni e le immagini comunicano la storia. We Began by Measuring Distance esplora l'esperienza del disincanto quando il visivo non riesce a spiegare il tragico.
Jumana Manna e Sille Storihle, The Goodness Regime, 21 min HD video, 2013
Un documentario sperimentale sui miti e sulle immagini che hanno veicolato l'idea della Norvegia come paese di pace e benevolenza. Il film segue un gruppo di bambini che mette in scena delle rievocazioni storiche di miti ed eventi che hanno segnato l'identità del paese, montati con spezzoni d'archivio, discorsi politici e voiceover da film hollywoodiani. Una decostruzione in chiave satirica del "regime della bontà" che permea la società norvegese, e che affronta i dilemmi morali di una delle nazioni più ricche al mondo.
Basma Alsharif, The Story of Milk and Honey, 10 min, 2011
Narrato da una voce anonima, il film è il tentativo di scrivere una storia d'amore a Beirut attraverso un delicato intreccio di fatti e di finzione. La storia di una sconfitta si trasforma in un viaggio a più livelli, restituendoci una riflessione su come raccogliamo le informazioni, come percepiamo il reale, come riscriviamo la storia assecondando i nostri desideri.
Jumana Manna, Blessed Blessed Oblivion, 21 min HD Video, 2010
Un ritratto della performance della mascolinità a Gerusalemme Est, per come si manifesta in palestra, nei garage, dal barbiere. Il film trae ispirazione da Scorpio Rising (1963) di Kenneth Anger, e utilizza il collage visivo e la colonna sonora a mo' di commentario ironeggiante. Manna analizza i suoi personaggi ma allo stesso ne viene sedotta, trovandosi infine in una posizione simile a quella del suo protagonista, sospeso tra invettive degradanti e auto-glorificazione.
Evento supportato da Istituto Svizzero e TBA21-Academy